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Aula Magna "Stefano Villa"

LA NOSTRA AULA MAGNA

E’ INTITOLATA A STEFANO VILLA

Il 9 maggio 2016, la nostra scuola ha vissuto una mattinata molto toccante, l’Aula Magna dell’istituto Ghisleri è stata intitolata a Stefano Villa, ex alunno dell’Istituto Beltrami ed agente della Polizia di Stato, che ha perso la vita in seguito ad un conflitto a fuoco al casello di Melegnano il 27 settembre 1995.

Il questore dott. Bonaccorso, la Prefettura e la Polizia di Cremona condividendo l’importanza dell’iniziativa hanno collaborato, da mesi, con la nostra scuola per la realizzazione della cerimonia, che si è tenuta nel giorno del compleanno di Stefano Villa.

La mattinata è stata aperta da un incontro in aula magna, coordinato da Paolo Gualandris, giornalista de La Provincia, durante il quale si è delineata la figura di Stefano sia dal punto di vista umano e personale, sia dal punto di vista lavorativo, grazie alla partecipazione del questore, dell’ispettore Capasso , che all’epoca dei fatti era il comandante di Stefano, di Mirko Schio, presidente dell’associazione Fer.Vi.Cr e Do. (Feriti e vittime della criminalità e del dovere), del padre di Stefano e di alcune ex insegnati del Beltrami come la prof.ssa di francese Silvia Pianta e di alcuni compagni di classe di Stefano, di Nicola Rossi e Laura Barone, che hanno parlato di Stefano come loro amico e compagno di classe.

Tutti hanno sottolineato come Stefano abbia sempre mostrato un grande attaccamento al dovere ed un alto senso di giustizia, accompagnati da un profondo rispetto per il prossimo.

A questo proposito il comandante Capasso (foto dx) ha precisato un dettaglio molto importante legato alla tragica sera del 27 settembre 1995: Stefano aveva visto il suo compagno a terra, ferito dal rapinatore del casello autostradale e avrebbe potuto sparare, ma ha aspettato ed è stato colpito per primo. Non si tratta di un dettaglio irrilevante, Stefano non ha esitato per paura, ma per il profondo rispetto che nutriva nei confronti della vita di tutti. Il rapinatore era ferito e Stefano si stava avvicinando per arrestarlo, ma il rapinatore ha sparato ancora colpendo Stefano al cuore.

Nel cortile dell’Istituto si è poi svolto un momento formale, alla presenza di numerose autorità: oltre al questore, il prefetto Paola Picciafuochi, il provveditore agli studi Francesca Bianchessi, il vicesindaco Maura Ruggeri, il consigliere provinciale Alberto Sisti, il sottosegretario alle riforme Luciano Pizzetti, il direttore del servizio di polizia stradale Giuseppe Bisogno, vari questori delle città lombarde e molti poliziotti.

Il maestro Luca Bodini ha interpretato l’Inno di Mameli e poi il vescovo Napolioni ha benedetto la scultura di Graziano Bertoldi, che è stata donata alla nostra scuola e che ritrae metaforicamente il sacrificio di Stefano e di tutti coloro che perdono la loro vita per difendere i valori della legalità.

Su questa scultura è raffigurato anche un libro aperto, sul quale si è pensato di scrivere una frase legata al tema della legalità, selezionata tra i molti pensieri proposti dai nostri studenti, che durante alcuni incontri preparatori tenuti dalla Dott.ssa Deledda avevano conosciuto la figura e la vicenda di Stefano Villa.